21 Maggio – 6 anni di Palestra Popolare!

Allenamenti aperti ma anche esibizioni per il quartiere, musica, cibi e bevande… Sabato 21 presso il Csoa Garbio festeggiamo il sesto anno di attività come palestra popolare. Non mancate! Di seguito il programma completo. Cogliamo anche l’occasione per comunicare che al corso di arrampicata si è aggiunta la pratica della slackline e vi invitiamo a controllare la sezione sui corsi della palestra per tutte le novità di orario.

Venerdì 20:

dalle 18.00
Allenamenti e sport in quartiere…venite a cercarci!comple 6 anni

Sabato 21:

dalle 15.00
Clown e teatro per adulti e bambine/i
Piscina e Mojito
Giochi d’acqua

dalle 19.00
Dj set Rocksteady – Northern soul

Grigliata (veg&Non!)

dalle ore 22.00 in concerto:

– Les Libeth
– Bone Rattler

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24 Aprile – “Partigiane della Libertà” – Incontro e presentazione con Vera Bessone

Domenica 24 Aprile presso il Csoa Gabrio, la palestra Dante Di Nanni propone una serata sul ruolo delle donne nella resistenza.

A partire dalle 18 presentazione e dibattito. Sarà presente Vera Bessone, nipote delle partigiane Vera e Libera Arduino. Vera è giornalista e curatrice del volume 2015 di “Partigiane della libertà”.

A seguire apericena bellavita: porta quello che vorresti trovare da mangiare. E’ condivisione, non scrocco!

partigiane

“Cogli uomini sfilarono le partigiane,
in abiti maschili, e qui qualcuno tra la gente cominciò a mormorare – Ah, povera Italia!”, perché queste ragazze avevano delle facce e un’andatura che i cittadini presero tutti a strizzar l’occhio. I comandanti, che su questo punto non si facevano illusioni, alla vigilia della calata avevano dato ordine che le partigiane restassero assolutamente sulle colline, ma quelle li avevano mandati a farsi fottere e s’erano scaraventate in citta”.

(da  “I ventitrè giorni della città di Alba”)

 

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Verso Firenze: qualche riflessione sullo sport popolare

 

E’ ormai da parecchi mesi che un dibattito occupa con sempre più frequenza i momenti a margine degli allenamenti e delle serate della nostra palestra popolare. Ora, in vista dell’assemblea nazionale delle palestre popolari che si terrà a Firenze il 30 gennaio, ci è sembrato il momento adatto per provare a sintetizzare, brevemente e più superficialmente di quanto meriterebbero, tutte queste discussioni: cosa intendiamo noi per sport popolare, quali sono le esigenze a livello nazionale nel relazionarsi tra palestre provenienti da contesti geografici e politici diversi, se e come confrontarsi con le varie federazioni pugilistiche italiane.

Il circuito dello sport popolare è in continua crescita, sia a livello nazionale che locale: all’interno della nostra palestra sono presenti ormai molti corsi, a partire dalla Boxe e dalla lotta, fino all’arrampicata, all’ acro-yoga e all’aikido. Contemporaneamente, sono molti gli eventi organizzati da parte delle varie palestre, soprattutto per quanto riguarda gli sport di combattimento.

Sicuramente ci troviamo in un momento in cui il movimento delle palestre popolare cambierà, o per lo meno dovrà riflettere sul cammino da intraprendere, su quali siano le basi e gli obiettivi che lo determinino, sul modo tramite il quale si possa fare un “salto di qualità”.

Federazione sì, federazione no… Federazione un caz!

Prima di tutto, bisogna chiedersi se vogliamo che il circuito dello sport popolare si ponga come alternativo a tutti gli effetti rispetto al mondo dello sport istituzionale, crescendo parallelamente e sviluppando le proprie modalità di fare sport, mettere gli atleti in sicurezza, organizzare raduni e tornei; oppure se, al contrario, vogliamo che lo sport popolare entri dentro il mondo istituzionale, portando le proprie istanze all’interno delle federazioni e dello sport come è genericamente vissuto.

Ma allora quale tra questi sarebbe il salto di qualità? Forse questa decisione dipende dall’accento che, nello sport popolare, mettiamo sullo “sport” o sull’essere “popolare”. Perché se l’accento è sulla componente sportiva, può darsi – ma non è detto – che il salto di qualità sia dato dalle maggiori opportunità a livello sportivo che entrare a far parte delle federazioni offrirebbe agli atleti e alle palestre. Ma se l’accento è sull’aspetto popolare, forse la logica del “cambiare il sistema dall’interno” non è vincente, e il salto di qualità sta nel coltivare e far crescere i nostri progetti senza chiedere aiuti o permessi a nessuno, come abbiamo sempre fatto; credere e mostrare che davvero l’autogestione e l’auto-organizzazione sono possibili da un livello locale ad uno nazionale ed internazionale, in ogni ambito, in questo caso per quanto riguarda lo sport – che andiamo per la nostra strada, e che la nostra strada non è un vicolo cieco, ma un percorso in salita in cui creiamo e applichiamo le nostre conoscenze da noi.

Per quanto ci riguarda, lo sport è un elemento, in questo caso centrale, ma non indipendente dagli altri, di qualcosa molto più ampio: un modo di vivere e di gestire gli spazi, la condivisione di percorsi politici, l’idea che una palestra possa essere molto di più che uno spazio per svolgere attività fisica.

Quindi sì, la nostra strada prescinde senza dubbio da ogni federazione più o meno istituzionalizzata.

Condividere percorsi

Ma se da una parte rifiutiamo la possibilità di partecipare, come palestra o come singoli, alle federazioni pugilistiche ufficiali, dall’altra non sentiamo neanche la necessità di alternative che ripropongano di fatto gli stessi modelli propri dello sport agonistico ed istituzionalizzato. Ben vengano gli eventi organizzati in giro per l’Italia e non solo, e che ci si coordini tra le varie realtà per la loro realizzazione e calendarizzazione: che questo però avvenga sempre con l’obiettivo di dare a tutti la possibilità di parteciparvi, senza alcuna velleità di un pseudo-agonismo che riterremmo dannosa per lo stesso sport popolare.

Se da una parte ci darebbe soddisfazione, come palestra popolare, che molti dei nostri atleti partecipassero agli incontri, dall’altra non possiamo che provare fastidio all’idea che questi possano diventare, come spesso nei circuiti ufficiali, occasione di affermazione della superiorità di un atleta e/o di una palestra rispetto all’altra ed appannaggio esclusivo dei pochi e più preparati atleti.

Per quanto riguarda la condivisione di un percorso politico tra palestre, ci sembra altrettanto limitante la volontà da parte di alcuni di rappresentarci con un nome e tramite la definizione formale di alcuni pilastri su cui basare il coordinamento. Men che meno ci convince che queste “parole d’ordine” vengano inglobate in un solo principio che vorrebbe implicitamente includerli tutti in una semplificazione che ci pare un po’ forzata. Ci piacerebbe invece che i percorsi politici che possano interessarci vengano affrontati a partire dalla sostanza e dal confronto sui valori che, in vario modo, sono presenti all’interno di tutte le palestre popolari, come abbiamo provato a fare a settembre in occasione della 3 giorni antisessista di sport popolare.

Speriamo, quindi, che le iniziative continuino a moltiplicarsi e che riescano ad unire sempre di più la pratica sportiva, momenti di discussione e di svago, e crediamo che questo possa accadere in modo spontaneo tramite la collaborazione tra palestre.

Auspicheremmo inoltre che la discussione sulle Palestra Popolari non si limitasse a considerazioni, seppur importanti, esclusivamente su gli sport da combattimento, ma che cominciasse ad aprire lo sguardo anche sugli altri sport. La visione “boxe-centrica” del coordinamento oggetto di discussione ha di fatto escluso dal dibattito (almeno per quanto riguarda le nostre assemblee) quasi tutti coloro che, pur facendo parte della nostra palestra, non praticano boxe o thai.

Assunto che un dibattito sulle P. Popolari dev’essere fatto, ci piacerebbe che fosse il più possibile inclusivo.

Tutela degli atleti e proposte tecniche

Nell’ambito di un coordinamento solo tecnico per gli sport da combattimento e tutti gli altri che prevedono partite-gare-tornei-esibizioni-performance, vorremmo ragionare affinchè si possa dare una tutela sostanziale e non formale (che para il culo soltanto agli organizzatori) della salute degli atleti, in un’ottica alternativa rispetto ai circuiti istituzionali.

Le seguenti considerazioni nascono dall’esperienza di uno di noi come medico di ring nella boxe agonistica dilettantistica ufficiale e come specialista in medicina legale e delle assicurazioni:

– visite mediche: sono completamente inutili quelle non agonistiche. In realtà anche quelle agonistiche servono a poco dal punto di vista clinico (evidenziano solo grosse patologie fortunatamente rare e non aiutano certo a prevenire i più frequenti problemi cardiaci o cerebrali che sono pressoché sempre imprevedibili), devono essere fatte bene e sono dispendiose: sarebbe bello se potessero farle non solo gli atleti che combattono o gareggiano, ma tutti quelli che si allenano e sono esposti a rischi di salute ben superiori; meglio risparmiare soldi e puntare a responsabilizzare al massimo tutti quanti sul proprio stato di salute nell’ottica di una completa autogestione.

– assicurazioni: sono molto dispendiose, per essere stipulate richiedono necessariamente ufficializzazione di persone e luoghi (associazioni riconosciute, istruttori-arbitri-atleti federati, locali-attrezzature a norma, ecc…). Le polizze base per infortuni sportivi di solito coprono solo gli infortuni gravi con franchigia alta, massimali bassi e risarcimento del danno superiore al 5-10% (per farsi male fino a questo punto bisogna proprio impegnarsi!!!), senza contare tutte le sottili fregature insite nei contratti che saltano fuori sempre a infortunio avvenuto. Anche qui molto meglio risparmiare soldi e garantire una copertura reale con la cassa comune della palestra nel caso di atleti che si fanno male e non sono in grado di affrontare le spese mediche (come avvenuto già in passato da noi), sempre nell’ottica di una completa autogestione.

– incontri boxe e simili: ci vuole la massima attenzione all’equilibrio tra combattenti (peso, esperienza, prova pratica prima del match). Riteniamo importantissimo stabilire delle regole comuni che riducano i rischi durante il combattimento: 3 riprese da 2 minuti, guantoni anti-shock da 12-14 once a seconda del peso, protezioni complete compresi para-palle e para-tette, ed arbitraggio competente e prudenziale (interrompere tutte le volte che ci sono rischi eccessivi, dopo 3 richiami ufficiali squalifica di un atleta o entrambi). La presenza di un’ambulanza sul posto è ben poco utile se non c’è un medico specialista a bordo, ma, come avviene normalmente, solo infermieri: a quel punto meglio chiamarla al bisogno con medico sicuramente a bordo. Piuttosto sarebbe utile la presenza di un compagno medico che supervisiona attentamente ogni incontro intervenendo e interrompendolo se necessario senza discussioni e di una giuria che valuta soprattutto ai punti per valorizzare l’aspetto sportivo. In quest’ottica sono possibili anche incontri misti: insomma, puntare su un sano confronto simil-dilettantistico/olimpionico come nella boxe cubana, e non simil-professionistico tutto rivolto alla ricerca del KO e dell’annientamento dell’avversario.

Speriamo che tutte le palestre interessate possano trarre spunto per le proprie riflessioni da questo breve comunicato e che l’assemblea di Firenze possa essere un momento di confronto importante per continuare a far crescere lo sport popolare.

Pugili e pugilesse della Palestra Popolare Dante Di Nanni

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Sospensione del corso di Thai Boxe

Il corso di Thai Boxe è momentaneamente sospeso, almeno fino all’assemblea mensile della palestra che si terrà il 4 febbraio alle 9.

A presto nuovi aggiornamenti!

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Mercoledì 13/01 Assemblea Palestra

Il prossimo mercoledì ci incontriamo alle 9 al Gabrio per la consueta assemblea mensile tra tutti i corsi della palestra. Oltre ad essere un momento di confronto e di organizzazione della palestra, può anche essere il momento per proporre iniziative e nuovi corsi.

A mercoledì!

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Ripresa corso di boxe

Dopo la pausa di fine anno, il corso di boxe riparte domani sera alle 19.

Non mancate!

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Via al nuovo corso di lotta

A partire da questa settimana è iniziato Lotta flyeril nuovo corso di lotta, che si tiene 2 volte a settimana, il mercoledì (19-21) ed il    venerdì (17-19).

Il corso, per come è strutturato, è rivolto particolarmente a bambini e ragazzi.

Vieni a provare!

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Primevals+Rankore @ Csoa Gabrio

La Palestra Popolare Dante Di Nanni presenta:

Venerdì 11 Dicembre, presso il Csoa Gabrio in via Millio 42

The Primevals (Garage Punk, Glasgow. Ritorno a Torino dopo 25 anni!)

Rankore (Militant Punk, Torino)

Ingresso 5euro.

Al fondo trovate la locandina del concerto, appena qua sotto una breve presentazione dei due gruppi. A venerdì!

THE PRIMEVALS – breve storia
Nati nel 1983.
In un periodo di grande fermento musicale nel Regno Unito, subito dopo il ciclone punk, la maggior parte dei gruppi underground intrapresero nuove strade, nuove sonorità (new wave, dark, elettronica…).
I Primevals, originari di Glasgow (città che al periodo era uno dei luoghi più vitali della scena musicale brittanica), da buoni scozzesi, non si fecero prendere dai trend del momento, ma rimasero fedeli al loro credo musicale, un garage potente con delle influenze punkeggianti. Dunque continuarono a suonare garage, per il piacere di farlo ma soprattutto per il loro pubblico, senza sottrarsi dal manifestare le loro idee ai raduni antirazzisti piuttosto che alle feste dei lavoratori…o nei club, spesso per compensi molto bassi.
Con caparbietà, energia e voglia di suonare i Primevals poco a poco riuscirono a farsi conoscere anche da un pubblico più esteso, soprattutto nel Regno Unito, Francia, Belgio, Paesi Bassi…nonostante i succesi non si vendettero alle major ma preferirono rimanere fedeli al panorama underground. Incisero quasi tutti i loro dischi per un’etichetta indipendente francese, la New Rose, ed ebbero occasione di registrare un EP alle BBC Sessions di John Peel (per approfondire leggere la biografia in inglese sull’evento).
Tra i gruppi con cui han suonato negli anni i Cramps, Iggy Pop, The Saints e molti altri.
Per chi c’era, si esibirono a Torino all’inizio degli anni ’90 al CSA Murazzi; in tutto questo tempo non hanno mai smesso di suonare nei club, ai festival, nei centri sociali e dopo 25 anni con la stessa energia tornano a Torino..

Apriranno la serata i RANKORE, militant streetpunk, attivi dal 2000 nel movimento punk torinese.

I Rankore nascono nel 2000, e nel 2002 registrano il primo cd (autoprodotto) Rankore-Veleno!Nonostante qualche cambio di formazione ed una pausa di qualche anno arrivano,piu’ antagonisti che mai all’inizio del 2013,registrando il nuovo cd No Master No god,che risponde all’esigenza sia come musicisti,sia come liberi pensatori di concretizzare la loro musica in maniera totalmente estranea a logiche di spettacolo e guadagno!Il nuovo lavoro e’ stato registrato al C.S.O.A. Gabrio e prodotto dal medesimo e dalla Palestra Popolare Dante di Nanni.Da sempre i Rankore seguono la loro impronta libertaria ed anti-cattolica,riprendendoa volte anche vecchi canti anarchici.

E allora che altro dire…ci vediamo al Gabrio!

 

Primevals A3

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Nuovi orari dei corsi

Ecco le novità della sempre più fitta settimana della palestra: 2 giorni per il corso di    acro-yoga e nuovi giorni per il corso di Aikido!

Ricordiamo che la palestra Dante Di Nanni è autogestita, sia per quanto riguarda l’aspetto delle pulizie e dei lavori da svolgere che per l’organizzazione di iniziative, la suddivisione degli orari per i corsi ed ogni altro aspetto che possa riguardarci. Per riuscire a coordinarci, un giovedì ogni mese ci troviamo in assemblea, sia tra chi tiene i corsi che (soprattutto) tra chi li frequenta.orari

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Sabato 11 continuano i lavori in palestra

Questo sabato ci  troveremo a partire dalle 16 e 30 per continuare i lavori di manutenzione della palestra e di montaggio del nuovo ring!

I lavori sono diversi e, come sempre, più siamo e meno ci mettiamo.

La palestra è di tutti: usiamola e gestiamola tutti insieme.

A sabato!

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